Chiesa di Santa Barbara

La chiesa di Santa Barbara è stata edificata probabilmente nel XVII secolo, ai margini del paese; è stata destinata all’uso cimiteriale fino al 1931, quando si iniziavano a seppellire i defunti nel nuovo cimitero, sorto nella zona della vecchia chiesa di San Marco. L’edificio e il cimitero hanno poi subito ripetuti saccheggi e atti vandalici che hanno devastato le lapidi e le lastre sepolcrali, sia all’interno che all’esterno della chiesa. Nel 1982, l’Amministrazione Comunale ha deciso di intervenire con un progetto di restauro sulla chiesa che ormai versava in condizioni molto precarie.

 

L’edificio è formato da un unico ambiente rettangolare dalle dimensioni di circa 7x20 metri. Il prospetto è del tipo a capanna senza elementi decorativi, con un piccolo portale sormontato da finestra, entrambi incorniciati da conci squadrati di pietra arenaria; un piccolo campanile a vela ad una luce conclude superiormente la facciata. Il tetto, a due spioventi con copertura in tegole, è sorretto da una struttura portante a capriate lignee. L’interno è costituito da un'unica navata a sviluppo longitudinale, ripartita in due campate da un arco diaframma a sesto acuto, poggiante su semipilastri con capitelli modanati aggettanti. Sul pavimento in pietra squadrata sono ricavati sei sepolcri che risultavano chiusi da lastre di ardesia. Si notano l’altare in pietra lavorata con motivi decorativi a volute nella parte superiore e l’acquasantiera in pietra con la parte inferiore baccellata; nel fondo del bacile dell’acquasantiera è raffigurato il martirio di San Sebastiano, riconoscibile dalle frecce sparse sul collo. Completano l’arredo interno la bussola dell’ingresso in legno e il pulpito ligneo posto sul lato sinistro della navata.

Aree cimiteriali

Durante i secoli sono state utilizzate a Samatzai diverse aree cimiteriali, a seconda delle necessità e della legislazione corrente. L’area maggiormente utilizzata è stata, almeno fino alla prima metà del Settecento, quella intorno e all’interno della Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista. Gli ultimi anni del XVIII secolo hanno visto una maggiore attenzione di vescovi e prelati alla salubrità dei centri abitati, per cui è stato deciso di spostare le sepolture al di fuori delle zone abitate. Purtroppo non è stato facile convincere la popolazione ad abbandonare queste abitudini. Solo nei primi decenni dell’Ottocento si è arrivati alla costruzione del nuovo cimitero presso la chiesa di Santa Barbara, l’unica in zona più periferica rispetto al centro abitato e alle altre chiese di San Marco e Santa Lucia, troppo vicine alle abitazioni e comunque ormai rovinate. Il cimitero è stato ristrutturato alla metà del secolo, ma non la chiesa a causa della mancanza di fondi. La chiesa dunque è caduta presto in rovina, mentre l’annesso camposanto è rimasto in uso per almeno un secolo fino al 1929-30, quando l’Amministrazione Comunale ha finalmente deciso di costruire il nuovo cimitero alla periferia del paese, nei pressi della diroccata chiesa di San Marco.

Monumento in onore della Santa

Si tratta di una statua in trachite, realizzata nel 1994 dallo scalpellino di Serrenti Pino Pinna, e sorretta da un basamento in pietra locale a opera del samatzese Claudio Collu, il quale è stato anche il promotore dell’iniziativa. Il monumento è situato all’ingresso della piazza adiacente la chiesa di S. Barbara ed è inserito all’interno di un’area verde con fiori e piante, tra cui una di palme di spalle alla statua. La sua realizzazione è stata possibile grazie al contributo volontario di alcuni commercianti e imprenditori, insieme al ricavato di una questua nel paese.